Forum internazionale 
Udine, Gorizia 9/11 marzo 2023

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Dalla Guerra fredda ai conflitti di oggi, in Europa e nel mondo: a Udine e Gorizia – città strategiche negli anni della Guerra fredda – dal 9 all’11 marzo un Forum internazionale rilegge il ruolo chiave dei territori di confine. Dalla storia alla geopolitica per decodificare gli scenari del nostro tempo con la tre giorni che inaugura la partnership di ricerca fra Friuli Storia, l’Università di Udine e l’Università di Harvard, all’indomani del primo anno di Guerra in Ucraina. Udine e il territorio FVG, quindi, “capitale” della storia contemporanea, con un ricco percorso di ricerca e divulgazione in vista del ruolo cruciale di Gorizia capitale europea della cultura nel 2025. E sarà proprio lo storico e analista Mark Kramer, Direttore del Centro Studi sulla Guerra Fredda di Harvard, introdotto dal direttore scientifico del Forum Tommaso Piffer, a inaugurare il Forum giovedì 9 marzo a Udine, con la lectio che dà il titolo al programma, “Terre di confine: dalla Guerra fredda ai conflitti del nostro tempo”, Uno sguardo retrospettivo per proiettare la storia sui drammatici accadimenti di questi mesi. A chiudere il Forum e a tirare le conclusioni, sabato 11 marzo, sarà ancora uno storico di Harvard, Charles Maier.

9 marzo 2023, lectio magistralis aperta al pubblico di Mark Kramer, Direttore del Centro Studi sulla Guerra Fredda di Harvard. Intervengono Hope Harrison (George Washington University) e Xia Yafeng (Long Island University New York). Introduce Tommaso Piffer (Università di Udine)

Ore 18.00, Salone del parlamento del Castello di Udine. Evento con traduzione simultanea in italiano

UDINE/GORIZIA – La Guerra fredda come antefatto degli scenari del nostro tempo: un periodo storico da indagare e rileggere per comprendere pienamente, sin dalla loro genesi, i contesti drammatici e conflittuali in cui l’Europa e il mondo si trovano immersi oggi. Perché l’impatto della Guerra fredda sulle zone di confine è durato ben oltre il crollo del muro di Berlino. Questo il filo rosso del prestigioso Forum internazionale “Terre di confine. Dalla Guerra fredda ai conflitti del nostro tempo”, in programma all’indomani del primo anniversario dell’invasione ucraina, dal 9 all’11 marzo a Udine e Gorizia, per iniziativa dell’Associazione Friuli Storia: un think tank che riunisce per la prima volta in una partnership di ricerca l’Università di Udine e l’Università di Harvard – Cold War Studies Project, e che potrà contare sul contributo di una quarantina di analisti e studiosi internazionali, impegnati in otto percorsi tematici per analizzare capillarmente gli accadimenti prodotti nel corso della Guerra fredda e la loro onda lunga su quanto stiamo vivendo.

A inaugurarlo sarà uno degli storici più autorevoli a livello internazionale, Mark Kramer, Direttore del Cold War Studies Project dell’Università di Harvard e Senior Fellow del Davis Center for Russian and Eurasian Studies di Harvard: sarà lui, infatti, giovedì 9 marzo alle 18.00 nella splendida cornice del Castello di Udine, a svolgere la lectio inaugurale sul tema portante del Forum, fra indagine storica e implicazioni geopolitiche. A chiudere i lavori, sabato 11 marzo, sarà invece l’intervento di un altro notissimo storico, l’accademico Charles S. Maier, professore di Storia europea ad Harvard, pubblicato in tutto il mondo e in Italia da Einaudi. Spiega il docente di Storia contemporanea dell’Università di Udine Tommaso Piffer, che firma la direzione scientifica del Forum: «la tre giorni di marzo apre uno sguardo retrospettivo sulle Terre di confine nell’Europa centro-orientale ma anche nella vasta area eurasiatica, e va alle radici dei conflitti che stiamo attraversando. Fu all’alba della Guerra fredda che Stalin decise di espandere i confini dell’Ucraina perché fungesse da cuscinetto contro l’Occidente, favorendo una forte emigrazione russa nelle zone orientali del Paese per presidiare il controllo sovietico di quelle zone di confine. Siamo particolarmente lieti che questa iniziativa sigli la nuova partnership fra Friuli Storia, le Università di Udine e quella di Harvard, con il suo Centro Studi sulla Guerra fredda: una collaborazione progettata sul medio e lungo termine come un ponte di studio e ricerca che affonda nel recente passato per decodificare il presente e aprire sguardi più consapevoli sul futuro. Il Friuli Venezia Giulia vanta un patrimonio storico culturale unico in Europa e una tradizione di ricerca umanistica ai massimi livelli. Con questo progetto questo territorio si candida ad ospitare una vera e propria capitale della storia contemporanea a livello internazionale». Proprio poche settimane fa, il Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale (Dium) dell’Università di Udine è stato riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione, per la seconda volta consecutiva, tra i Dipartimenti di Eccellenza degli atenei italiani per il periodo 2023-2027. Partner di progetto del Forum internazionale di Udine e Gorizia, il Direttore del Cold War Studies Project dell’Università di Harvard, Mark Kramer, aggiunge: «ci interessa soprattutto esaminare le conseguenze nel mondo di oggi della storia di questi confini e di queste terre di confine, ma anche indagare differenze e somiglianze tra zone di conflitto nell’Asia Nord orientate, tra le due Coree, tra la Cina e l’Unione Sovietica prima e la Russia poi e anche tra la Cina e il Giappone. Vogliamo analizzare l’impatto che hanno avuto questi confini, e metterlo a confronto con le analoghe conseguenze prodotte dai confini in Europa, durante e dopo la Guerra fredda. Contiamo sia solo l’inizio di una proficua cooperazione nel tempo fra l’Università di Harvard e l’Università di Udine».

Il Forum internazionale “Terre di confine. Dalla Guerra fredda ai conflitti del nostro tempo” è organizzato con il contributo e la collaborazione della Regione Friuli Venezia Giulia, della Fondazione Friuli, della Fondazione Cassa di risparmio di Gorizia e del Comune di Udine, in collaborazione con la RAI, mediapartner la sede RAI Friuli Venezia Giulia.